Sabato 18 febbraio alle ore 20, presso l’Auditorium don Bosco, il Comune di Laives ha organizzato una serata di beneficenza dal titolo Laives pro terremotati, alla quale era presente una delegazione di abitanti del Comune di Norcia per raccontare la drammatica esperienza del terremoto. In particolare la piccola rappresentanza giunta da Ancarano, ha descritto i lunghissimi 90 secondi di paura e di disperazione causati dalla scossa sismica, la più potente tra le migliaia di scosse che ancora oggi non danno tregua a tutta la zona. La località di Ancarano, in Umbria, dista 5,61 chilometri dal comune di Norcia di cui è frazione.
Sono tutte drammatiche le testimonianze delle donne e degli uomini colpiti dal sisma: “Quando mi sono svegliata questa notte per la scossa – dice una donna -ho visto una grossa crepa nel muro, ho fatto appena in tempo a prendere i bambini, fare le scale e uscire”; “È stato un incubo. Ci siamo svegliati alle 3.35 con i mobili che crollavano e i muri che si muovevano di un metro”. Notevolissimi sono i danni dell’intera sequenza sismica che ha colpito l’Italia centrale: dal 24 agosto scorso ad oggi ammontano a 23 miliardi e 530 milioni di euro, di cui 12,9 miliardi si riferiscono ai danni relativi agli edifici privati e 1,1 miliardi a quelli degli edifici pubblici.
È quanto emerge dal fascicolo trasmesso a Bruxelles dal Dipartimento della Protezione civile per attivare il Fondo di Solidarietà che ha lo scopo di sostenere gli Stati membri dell’Ue colpiti da catastrofi naturali. La stima comprende sia i danni diretti che le ricadute economiche sul tessuto produttivo, sulle reti dei servizi, i costi per la messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione e per la protezione del patrimonio culturale nonché quelli per il ripristino delle zone danneggiate.
Alla serata di sabato 18 febbraio presso l’Auditorium don Bosco di Laives, sono stati proiettati i documenti filmati che hanno fatto vedere come la distruzione ha devastato una bellissima porzione d’Italia e quanto enormi sono i disagi di ogni tipo che le popolazioni sono costrette a sopportare. È stato illustrato anche il progetto di un edificio in legno che ha come scopo quello di fornire una serie di servizi importantissimi durante l’emergenza, quali cucina, bagni, docce, spazi per mettere le persone a dormire fino alla ricostruzione delle abitazioni. Lo stesso edificio diventerà poi un luogo per lo svolgimento della vita comunitaria degli abitanti di Ancarano (che sono un centinaio), una volta terminata la fase critica. Alla realizzazione di questa struttura la città di Laives ha deciso di devolvere tutte le raccolte di beneficenza finora realizzate ed anche quelle ancora in essere.
La serata “Laives pro terremotati” è stata intervallata da momenti di spettacolo e di performance artistiche, offerte da diverse associazioni locali tra cui anche il Coro Monti Pallidi che ha voluto omaggiare gli ospiti di Ancarano e il pubblico di Laives con quattro brani del suo repertorio di canti.